14 agosto 2014

Week-end lungo a Varsavia


Dopo il viaggio a Cracovia anche quest'anno decido di ritornare in Polonia e stavolta la meta è Varsavia, la capitale.

Con un volo Ryanair da Bergamo in circa 2 ore sono a Varsavia una città che mi saprà stupire ed emozionare ben oltre le mie aspettative. Starò 4 giorni e mezzo dal mercoledì pomeriggio alla domenica sera.

Scoprirò una città bella, viva e con un forte legame col passato. Durante la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi devastarono la città trasformandola in una impressionante distesa di macerie. Solo il 15% degli edifici rimase in piedi. La ricostruzone iniziò subito dopo la liberazione. Tutti gli edifici storici e i palazzi vennero ricostruiti e restaurati con una tale meticolosità da restituirli al loro aspetto originale. Il risultato pare ai miei occhi soddisfacente!

Ho trascorso 6 ore dentro il Museo dedicato all'Insurrezione di Varsavia, un museo multimediale, che mi ha coinvolto e fa meglio capire quanto la guerra abbia colpito duro, durissimo qui in Polonia ed a Varsavia in particolare. E' anche a mio parere una visita per non dimenticare quanto è accaduto non molti anni fà.


Una visita d'obbligo per ogni turista è la Old Town uno dei luoghi più belli di Varsavia. Nel centro della Città Vecchia si trova il Palazzo Reale visitato con l'ingresso gratuito la domenica. Gli interni sono davvero belli e meritano la visita. Si tratta però di una ricostruzione post bellica in quanto l'originale venne completamente raso al suolo dai tedeschi dopo la repressione della Rivolta di Varsavia nel 1944. Al centro della piazza antistante s'innalza la Colonna di Sigismondo.




Il cuore di Stare Miasto è però la Piazza del Mercato della Città Vecchia che raggiungo a piedi in pochi minuti dal Palazzo Reale. Per secoli è stato il luogo ove si è concentrata la vita della città.
Qui si trova la Statua della Sirenetta. Quella che vedrete è la copia dell'originale che dopo il restauro è conservata presso il Museo Storico di Varsavia.


Qui mi concedo uno spuntino veloce, goloso e molto buono. La versione polacca di Waffel, con panna montata e frutta fresca. Davvero delizioso!


Passando dal Barbacane percorro la Via Freta dove si trova la Chiesa paolina dello Spirito Santo. Una curiosità. Da questa piazza ogni anno, dal 1711, partono i pellegrini diretti al Santuario della Madonna di Jasna Gora a Czestochowa.



Poco più avanti si arriva alla Piazza del Mercato della Città Nuova il cuore di Nowe Miasto sulla quale si affaccia la Chiesa Barocca delle Sacramentine.


Ai piedi dei bastioni nel percorso dal Barbacane verso il Palazzo Reale fermatevi a vedere il Monumento al Piccolo Insorto. E' il più commovente di Varsavia.


Ho percorso la Via della Memoria un strada lungo la quale sono stati posizionati 16 blocchi di granito con iscrizioni in polacco ed ebraico che ripercorrono la storia di questa zona che, negli anni dell'occupazione tedesca, ospitò il Ghetto di Varsavia. Questo itinerario congiunge il luogo dove si trova il Monumento agli Eroi del Ghetto con Umschlagplatz. Quest'ultima era la stazione da cui i nazisti deportavano gli ebrei verso i campi di concentramento.


Ho visto anche le targhe sui marciapiedi dove sorgeva il muro del Ghetto di Varsavia nel punto in cui si trovava il ponte pedonale che univa il Ghetto Piccolo al Ghetto Grande.


Uno vista sicuramente diversa di Varsavia l'ho incontrata girando per il nuovo Quartiere Finanziario. Moderni grattacieli e palazzi s'innalzano al cielo. Tra tutti spiccano Il Palazzo della Cultura e della Scienza, dono dei russi al popolo polacco, e la Blu Tower, sorta sulle macerie della Grande Sinagoga in Plac Centralny.


Dal centro città col bus cittadino numero 180 sono andato a visitare lo splendido Palazzo Wilanow ed i suoi bellissimi giardini. Costruito nel XVII secolo era la residenza estiva del re Giovanni III Sobieski, il quale preferiva la vita semplice agli splendori mondani. Mi è piaciuto molto.



Dopo la visita a questo palazzo ho ripreso il bus 180 e scendendo dopo poche fermate ho visitato gratuitamente il Muzeum Polskiej Techniki Wojskowej. Si tratta di un'esposizione all'aperto di decine di veicoli e mezzi militari di tutti i tipi. Si spazia infatti dai carri armati, agli aerei ed elicotteri. Visita molto interessante e non programmata.



Riprendendo ancora lo stesso bus 180 in direzione del centro di Varsavia scendo in corrispondenza dell'ingresso al Parco Lazienki. Appena entrato rimango a bocca aperta vedendo il grande monumento dedicato a Frederich Chopin. La statua ritrae il più noto compositore polacco sotto un salice.


Proseguendo la visita percorro gli splendidi ed enormi giardini fino ad arrivare al Palazzo sull'acqua ed al Teatro sull'Isola entrambi ai margini di un delizioso laghetto percorso da caratteristiche barchette turistiche. Incantevole!




La giornata è splendida e mi godo veramente alla grande questo parco all'aria aperta nel quale si possono fare degli incontri inaspettati come questo pavone e alcuni coppie di sposi venuti qui per le foto di matrimonio!



Ritornato sempre col bus 180 in centro città mi dedico alla via Ulica Nowy Swiat, la via del Nuovo Mondo, e al suo proseguimento verso la Old Town, lungo la quale si trovano molte chiese e monumenti interessanti da visitare. Qui si trovano anche negozzi, bar e ristoranti. Per questo è la via cittadina più turistica e fa parte della cosiddetta Via Reale di Varsavia. La denominazione di Strada Reale è dovuta al fatto che i monarchi la percorrevano per recarsi alle proprie residenze suburbane di Lazienki e Wilanow.

All'interno della Chiesa di Santa Croce, famosa per ospitare in una sua colonna un frammento del cuore di Frederich Chopin, assisto anche ad un matrimonio. Non mi era mai capitato prima in nessun altro viaggio. Una bella esperienza!




Lungo questa arteria turistica si trovano anche la Statua a Nicolò Copernico davanti al Palazzo Staszic, l'Università di Varsavia, la Chiesa delle Visitandine, il Monumento a Adam Mickiewicz e la Chiesa di Sant'Anna.





Sorvegliato da 4 leoni di pietra e dalla Statua del Principe Jozef Poniatowski, su questo tratto della Strada Reale, fermatevi a vedere il Palazzo Radziwit. Qui nel secondo dopoguerra venne firmato il Patto di Varsavia tra i paesi del Blocco Sovietico.


Con una piccola deviazione a piedi dalla Via Reale raggiungo il Monumento al Milite Ignoto che si trova ai margini dei Giardini Sassoni. Qui assisto al cambio della guardia.


Col bus cittadino 190 o col tram 23 ho raggiunto il quartiere Praga. Si tratta di una zona "più originale" di Varsavia in quanto non distrutta dai bombardamenti tedeschi. Si trova sull'altro lato del fiume Vistola che taglia in due la città. Qui ho assistito anche ad una parte di una celebrazione ortodossa nella Chiesa Ortodossa di Santa Maria Maddalena, Costruita intorno al 1860 presenta 5 cupole a cipolla. In stile russo-bizantino, ha una piccola navata.


Proseguo ed arrivo a piedi  alla vicina Cattedrale di San Michele Arcangelo e San Roman. In mattoni rossi presenta due alti campanili.


La mia visita a questo quartiere non finisce qui. Sempre a piedi arrivo alla Fabbrica della Vodka Kosener. Oggi in disuso ospita due gallerie di arte contemporanea multimediale e fotografia che però per questione di tempo non vsito. Mi riserva però una sorprese. Mi ritrovo su un set fotografico!



Nel quartiere Praga di Varsavia Roman Polanski scelse di girare il film "Il Pianista" nel 2002. Scelto perchè conservava ancora i vecchi edifici risalenti al periodo pre-bellico. Il resto di Varsavia quasi totalmente distrutto durante i bombardamenti dei Tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale era inafatti ritenuto troppo moderno. 

Non potevo perdermi in questo viaggio a Varsavia la foto alla mitica auto Trabant. Prodotta nell'allora Germania dell'Est, motorizzò le nazioni del blocco comunista. Era un'auto poverissima e dalla carrozzeria priva di fascino. Visto che l'acciacio scarseggiava, la carrozzeria era in "Duroplast": una sorta di impasto di plastica pressato contenente lana o cotone impreganto di rensine.  Oggi, questa cenerentola della storia dell'automobilismo, chiamata anche l'auto di cartone, è entrata nel cuore di molti appassionati europei.


Durante il mio soggiorno a Varsavia ho alloggiato per 4 notti presso l'Hotel Gromada scelto per le buone recensioni lette, la posizione vicino la stazione della metro Centrum e per il buon prezzo. La stanza semplice ed abbastanza grande così come il bagno privato. Compresa nella buona offerta Booking la colazione a buffet ed internet wifi in stanza.


Il trasferimento dal piccolo aeroporto di Varsavia Modlin alla città e semplice. Il Modlin Bus mi porta nel centro città in circa 40 minuti di viaggio su un confortevole e moderno autobus. L'arrivo è in Plac Defilad sotto l'imponente Palazzo della Cultura e della Scienza a 10 minuti a piedi dal mio hotel.


Varsavia che, durante la preparazione della vacanza, mi sembrava una scelta un po "coraggiosa" come meta di viaggio, invece si è rivelata davvero azzeccata. E poi ho trovato i polacchi un popolo molto disponibile e rispettoso. Davvero sono stato contento di questo viaggio.

Alla fine i giorni che avevo a disposizione che all'inizio mi sembravano abbondanti sono stati pochi per visitare tutto quanto avevo programmato. La città che inizialmente può sembrare un po "grigia" mi è piaciuta molto. Tanto che mi piacerebbe tornarci per completare la visita.

Una certa difficoltà nella preparazione del viaggio l'ho incontrata per il fatto che alcuni siti internet sono disponibili solo nella lingua polacca. Un valido aiuto è stato quindi acquistare la guida Lonely Planet per avere almeno un punto da cui partire.

Enjoy Varsavia!

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