9 aprile 2015

Philadelphia, Baltimora e Washington DC.. l'East Coast coloniale degli USA

Dopo lo splendido viaggio a New York, l'anno successivo decido di ritornare negli Stati Uniti, e questa volta per un tour sulla East Coast tra le città di Philadelphia, Baltimora e Washington DC.


Un'esperienza indimenticabile nella città cuore delle Istituzioni di una delle più grandi democrazie del Mondo e nei luoghi dove è stata firmata la Dichiarazione d'Indipendenza e la Costituzione degli USA. Un tour che mi ha conquistato e fatto amare ancora di più questo grande paese. Un viaggio del quale conserverò per lungo tempo uno ricordo speciale. 

La mia seconda avventura americana inizia con un volo Air Dolomiti che in circa 1 ora e venti minuti mi porta a Francoforte in Germania. Qui dopo uno scalo di circa 5 ore prendo il volo della Lufthansa con il quale raggiungo Philadelphia dopo poco più di 9 ore di volo.


E' enorme la differenza tra il piccolo Embraer 195 ed il grande Airbus A340-300 del volo intercontinentale. Buono il servizio offerto a bordo.


Durante la lunga traversata atlantica come nei film sento l'annuncio con cui le assistenti di volo  chiedono se tra i passeggeri c'è un medico. Qualche fila davanti a me si è infatti verificata un'emergenza medica. Per fortuna la signora che aveva accusato un malore subito soccorsa e trattata a dovere si è poi ripresa!

E' per me una grande emozione scendere dall'aereo ed essere per la seconda volta arrivato negli Stati Uniti, un paese che fin da ragazzo ho sognato tante, e tante volte di visitare almeno una volta nella vita, e invece questa vita mi sta dando una seconda possiblità. Sono entusiasta ed è grandissima la voglia di iniziare ad esplorare e vivere al massimo questa nuova e per me grandissima seconda avventura americana.

Superati i controlli doganali e uscito dall'aeroporto un treno della SEPTA mi conduce a Downtown Philadelphia. No chiedete di City Center per indicare il centro della città perchè qui non vi capirà nessuno! Il biglietto si acquista dal bigliettaio a bordo del treno.


Dopo 25 minuti di viaggio scendo dal treno alla stazione Suburban. Pochi minuti a piedi e raggiungo il mio The Windsor Suit Hotel prenotato con una buona offerta Booking comprensiva di colazione e possiblità di cancellazione gratuita. Mi assegnano una suit davvero enorme. Un piccolo appartamento davvero molto bello al quattordicesimo piano. TV a schermo piatto 32 pollici, bagno privato, una piccola cucina attrezzata e cabina armadio. Adatto benissimo ad ospitare una famiglia di 4 persone!


Nonostante la stanchezza per il lungo viaggio dopo aver sistemato la valigia mi concedo solo un breve riposo. La voglia di iniziare a scoprire Philadelphia è tanta.

La prima meta è alla J.F.K. Plaza, la famosa piazza dove si trova la scritta LOVE.


Quindi arrivo alla vicina Penn Square nella quale si trova il City Hall. Ormai è buio ed il maestoso edificio è illuminato.


A questo punto decido di rientrare in hotel per andare a dormire abbastanza presto e recuperare al meglio le -6 ore di fuso orario che ci sono tra la costa orientale degli Stati Uniti e l'Italia.

La mattina del secondo giorno mi alzo prestissimo per sfruttare al meglio la giornata. Presso il pub dell'hotel  faccio una buona ed abbondantissima colazione all'americana. Nonostante la gran fame è così enorme che faccio molta fatica a finirla.

Inizio il mio secondo giorno andando verso la fermata della metro in Penn Square, passando dalla J.F.K. Plaza dove con la luce del mattino riesco a fare delle buone foto alla famosa scritta LOVE già vista la sera precedente.


Proseguo, raggiungendo il City Hall, edificio grandioso che ospita il Municipio di Philadelphia. La particolarità di questo imponente palazzo è la sua torre-campanile, alta 167 metri, con in cima la Statua di William Penn il fondatore della città.


Scendo quindi nella stazione della metro ed al SEPTA Service acquisto i One Day Convenience Pass giornalieri che mi consentono al costo di 8 dollari corse illimitate su bus, metro e trolley cittadini.


Dal City Hall con la metro Market-Frankford Line ragginugo il centro storico della citta. Scendendo alla stazione 5th-Independence ci si trova circa alla metà dell'Independence Park.


Dopo alcune foto mi reco subito all'Independence Visitor Center dove scambio la mia prenotazione per la visita all'Independence Hall con il biglietto d'ingresso vero e proprio. Ho prenotato la visita guidata delle ore 10,00.


Con la guida di un simpatico Ranger visito l'Independence Hall di Philadelphia, uno dei più importanti edifici storici della città.


Qui infatti vennero firmate la Dichiarazione d'Indipendenza e la Costituzione degli Stati Uniti. Sono molto emozionato di trovarmi in questo luogo così importante per la storia di questo grande paese. Solo qualche anno anno fà tutto questo sarebbe stato solo un grande sogno invece ora è realtà!


Al termine della visita durata circa 35 minuti raggiungo a piedi la vicina Washington Square dove si trova il monumento al Milite Ignoto.


E' una bellissima sorpresa vedere che questo parco è popolato da scoiattoli.


Torno indietro e nei giardini dell'Independence Hall faccio una pausa pranzo all'americana con un ottimo panino e patatine fritte acquistati presso un furgone ambulante.

Passando a fianco della Library of The American Philosophical Society raggiungo Old City Hall (Supreme Court Chamber).


Da qui vado su Chestnut Street alla Second Bank of the United States di fronte all'edifico della Bank.


Queste strade del "centro storico" la Old Town Philadelphia, sono percorse da carrozze a cavallo. Anche se tipicamente turistiche mi piacciono sempre!


Ritorno sull'Independence Park per raggiungere la prossima meta, uno dei posti assolutamente da non perdere a Philadelphia.


Visito il Liberty Bell Center nel quale è esposta la famosa Liberty Bell. La campana di bronzo, simbolo di libertà, su cui è incisa l'iscrizione: "Proclamate la libertà in tutte le terre e a tutti i suoi abitanti".


Fatta suonare per occasioni speciali, quella di maggior peso storico fu per la prima lettura della Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti. Una visita davvero molto bella e che mi sento di consigliare. L'ingresso è free.

Situato in fondo all'Independence Park raggiungo quindi il National Constitution Center, il museo dedicato alla storia della Costituzione degli USA.


La mia visita inizia presso il Kimmel Theater nel quale assisto al bello e commovente "We the people" (Noi, il popolo), un viaggio multimediale che in 17 minuti racconta la storia della Costituzione degli Stati Uniti dall'inizio ai giorni nostri. Un museo davvero molto interessante!


Prima di uscire dal museo mi fermo a mangiare al ristorante self-service chiamato Delegate's Cafè.


Dopo le varie visite ai musei di questa giornata ho voglia di camminare un pò all'aperto dato che è una magnifica giornata di sole.

Percorrendo Arch Street raggiungo la Betsy Ross House. Si dice che in questo edificio la sarta Betsy Griscom Ross abbia cucito la prima bandira degli Stati Uniti.


Praseguo in questa bella passeggiata a piedi, e dalla Second Street arrivo alla Alfreth's Alley. Una minuscola stradina lastricata, considerata la più antica strada americana abitata.


Ha 32 case a schiera tutt'ora abitate da cittadini comuni. E posso confermare che è davvero così! Infatti ho l'occasione di vedere e salutare un signore che esce da una di queste casette, prende la sua bicicletta, e se ne và!


Al termine di questa visita proseguendo a piedi su Second Street e quindi su Market Street arrivo al Penn's Landing.


Attraversato il ponte su una mega autostrada raggiungo a piedi la riva del fiume Delaware. Da qui la vista al tramonto è spettacolare!


Si vede il grandioso Benjamin Franklin Bridge e l'altra sponda del fiume che costituisce il confine tra lo stato della Pennsylvania e del New Jersey.


Vista l'ora decido ri ritornare indietro riattraversando il ponte fino all'altezza della stazione della metro della 2nd Street.

Due passi a piedi prima di prendere la metro mi fanno scoprire la The Franklin Fountain una gelateria fantastica.


Prendo la specialità della casa. Il Franklin Mint, una coppa gigante di gelato stracciatella, menta e tanta panna. Buonissimo! La porzione è così gigantesca che mi serve da cena!


Dopo la scorpacciata di gelato la metro Market-Frankford Line mi riporta alla stazione City Hall da cui passando per la J.F.K. Plaza e poi per il grande Benjamin Franklin Parkway rientro in hotel al termine di questa magnifica gionata trascorsa visitando il cuore della Old City di Philadelphia. Una città che mi sta davvero conquistando!


Un'ottima colazione con pancake e sciroppo d'acero, frutta fresca, latte, caffè e succo d'arancio apre deliziosamente il mio terzo giorno a Philadelphia.

Come il giorno precedente di buon mattino sono già pronto a proseguire la vista della città.

Percorrendo a piedi il grandioso viale Benjamin Franklin Parkway ragiungo a piedi Logan Square dove visito la Cathedral Basilica of Saint Peter and Paul. La chiesa è bella e l'ingresso è gratuito. Entro anche nell'adiacente cappella.


Uscito dopo questa visita mi concedo il tempo per le foto alla grande piazza attorniata da imponenti edifici tra cui spicca il Framklin Institution, il museo della scienza di Philadelphia con un grande globo in oro davanti. Avrei una gran voglia di visitarlo ma purtroppo per questione di tempo lo vedo solo da fuori.



Da Logan Square prendo il bus 33 che mi porta fino alla fermata su Fairmont Avenue dove scendo su indicazione dell' autista davvero molto gentile Questa è la fermata più comoda per raggiungere la mia prossima meta.

Quattro passi a piedi e sono davanti all'ingresso dell' Eastern State Penitentiary. La visita inizia alle 10,00. L'audio guida è compresa nel biglietto d'ingresso. Non avendo l'Italiano la uso talvolta in inglese e talvolta in spagnolo.


Visitare questo carcere è come fare un salto indietro al tempo in cui il penitenziario ospitava i detenuti. La visita è interessante, inconsueta e molto particolare. Talvolta mentre percorro i vari blocchi mi vengono i brividi.


Questo è il carcere che ha ospitato il famoso gangster di Chicago, Al Capone. Si può vedere la sua cella, una fedele ricostruzione dell'originale!


Dopo quasi due ore esco dal penitenziario percorro Fairmont Avenue e mi fermo da APlus dove faccio la pausa pranzo con un Hot Dog.


Prima di svoltare a sinistra sulla 24th Street fotografo un grande murales. Davvero bello! Anche questa street art mi sta piacendo molto!


La 24th strada in discesa mi porta a passare davanti alla stupenda chiesa St. Francis Xavier che vedo purtroppo solo dall'esterno.


Pochi passi a piedi e sono così al Eakins Oval il piazzale di fronte al Philadelphia Museum of Art.


La scalinata di questo grandioso museo è diventata famosa dopo essere comparsa nella famosa scena finale del film Rocky del 1976, interpretato da Silvester Stallone. Immancabili le foto di rito!



Dalla cima della scalinata la vista spazia a perdita d'occhio sullo skyline di Philadelphia. Stupenda!


A questo punto decido di ritornare verso il centro. Percorro a piedi un buon tratto del Benjamin Franklin Parkway, questo grande viale la cui costruzione si ispira agli Champes Elisess di Parigi, fino a trovare la fermata del bus 38.


Con questo autobus ritorno alla Penn Square. La fermata è all'angolo della piazza su Market Street. Qui da un carrettino ambulante acquisto un Hot dog. Buono ed economico. Al costo di 1,50 $.


Riprendo quindi un'altro autobus. Stavolta è il bus numero 17 che mi porta fino alla fermata Market Street 8th Street.


Due passi per raggiungere e fotografare un'altro bellissimo murales che vedo assolutamente per caso. 


Scendo quindi nella stazione sotterranea della PATCO dove acquisto un biglietto andata e ritorno per la cittadina di Camden.

Il treno percorrendo il grandioso ponte Benjamin Franklin Bridge mi conduce in  circa 5 minuti di viaggio al di là del fiume Delaware nello Stato del New Jersey.


Scendo dal treno su Market Street e uscito dalla stazione mio ritrovo difronte al City Hall di Camden. Edificio imponente.



10-15 minuti a piedi su Federe Street mi conducono fino alla riva del fiume Delaware. Passo vicino allla stazione dei pompieri di Camden e poi all'Adventure Aquarium.  


Sul River Front lungo il Delaware posso ammirare lo spettacolo del grandioso Benjamin Franklin Bridge. Terminato nel 1926 era all'epoca il ponte sospeso più lungo del Mondo. 1,8 miglia circa 3 Km. 


Da qui si gode una meravigliosa vista sullo Skyline di Philadelphia.


Dopo le immancabili foto decido di ritonare verso la stazione della PATCO che raggiungo percorrendo Market Street.  Non perdo l'occasione di fotografare uno dei classici scuolabus americani!


Pochi minuti di treno mi riportano nello Stato della Pennsylvania. Scendo alla stazione 8th street su Market St.


Ormai è ora di cena e trovandomi in questa zona di Philadelphia decido di provare ad andare al Reading Terminal Market. Situato tra la 12th Street e Arch Street è un grandissimo mercato coperto famoso per i piatti tipici degli Amish.


Faccio prima un giro all'interno di questo mercato dov'è possibile trovare di tutto. Moltissimi banchi presentano cibo di diverse cucine. Io scelgo di fermarmi presso Tootsies Salad Express che serve cibo più vicino ai miei gusti e dove soprattutto posso vedere bene quello che voglio prima di ordinare. E' un self-service.


Dopo la cena assisto all'interno del mercato ad uno stupendo spettacolo di ballo e musica messicano!


Uscito dal Reading Terminal Market faccio una capatina veloce al vicino Terminal Bus della Greyhound dove la mattina seguente prenderò l'autobus per Waschington DC.


Fatta questa ricognizione veloce faccio una passeggiata nel vicino quartiere cinese di Philadelphia. Entro nella Chinatown passando sotto al Chinese Friedship Gate e quello che vedo al di là è un piccolo quartiere ma caratteristico e molto visuuto.


Qui ho la fortuna di assistere alla partenza di uno dei camion dei pompieri di Philadelphia. Al fianco della caserma dei pompieri ci sono bei murales che non perdo di vedere e fotografare. La Street Art è una delle cose che mi piace vedere quando visito una città.


Ritorno quindi su Market Street dove faccio una gradevole pausa per il palato da Dankin' Donuts con un cappuccino e 2 deliziosi donuts al cioccolato! Stupendi!

Li mangio comodamente seduto entrando nella The Gallery un centro commerciale molto grande che si affaccia su Market Street.


Da appassionato non posso fare a meno di fare una veloce visita alla vicina Jefferson Station.


Poco dopo le 19 esco per chiusura della galleria e prendo il bus 17 con cui ritorno in Penn Square. Da qui rientro verso il mio hotel facendo prima una sosta da Wawa un negozio nel quale rimango colpito dalla quantità di vari caffè che uno può prepararsi da solo. A disposizione dei clienti ci sono diverse varità di caffè, ed altrettanete di latte, zucchero e dolcificanti vari da aggiungere e bicchieri di varie misure. Un ottimo caffè latte al costo di soli 2 $.


Rientro quindi di buon ora in hotel. Stasera devo preparare la valigia perchè domattina parto per Waschington DC. Il mio bilancio della visita a Philadelphia è molto positivo. La città, davvero bella, mi è piaciuta moltissimo. Vi ho trascorso 2 giorni pieni che si sono rivelati davvero pochi. Non so come si faccia a dire che per visitare Philadelphia basta 1 giorno pieno! Forse è sufficiente se si saltano moltissime cose!

La mattina presto del mio quarto giorno di viaggio, inizia lasciando l'hotel di buon ora dopo la colazione e il check-out.

A piedi raggiungo Market St. dove alla fermata 10th Street prendo il bus 33. Un tragitto di pochi minuti mi conduce fino alla fermata 10th Street sempre su Market Street. 


Sceso dall'autobus raggiungo il vicino Terminal dei Bus, dove alle 9,50 prendo il mio bus della Greyhound per Waschington DC. Il biglietto lo avevo acquistato da casa alcuni giorni prima sul sito https://www.greyhound.com/ .


Al momento della salita ritirano il biglietto elettronico e controllano il passaporto. Il viaggio è comodo e sul bus c'è anche un piccolo bagno. Passiamo dalla cittadina Wilmington dove facciamo una breve sosta di 10 minuti al bus terminal.



Quindi percorrendo sempre queste grandi Interstate Americane, l'equivalente delle nostre autostrade, ma molto più grandi, raggiungiamo Baltimora passando dallo stato della Pennsylvania al Maryland. In questa tratta troviamo molto traffico.



Riprendiamo il viaggio e verso le 14,00 arriviamo alla Union Station Bus Terminal di Washington DC.  Stazione davvero molto grande.


Da qui raggiungo a piedi la vicina stazione ferroviaria Union Station. Prima di proseguire per il hotel faccio la pausa pranzo da Sbarro's Pizza e Self-Service. Mangio davvero bene spendendo poco! Per brioche cappuccino e pastine di ogni tipo faccio invece una sosta al vicino Bon Pain. Qui la scelta di dolci è davvero molto ampia.


 Scendo poi nella stazione della metropolitana Union Station dove dalla macchinetta automatica e con l'aiuto di un signore molto gentile acquisto la Smartrip Card. Costo 10 $, di cui 2 sono di cauzione e 8 credito disponibile sulla Card. Il funzionamento è simile alla Oyster Card - Pay As You Go di Londra.


Con la metro linea Rossa RD da Union Station raggiungo la stazione Metro Center.  Qui cambio linea e con la metro Orange Line OR vado fino alla stazione East Falls Church. L'albergo che ho prenotato si trova fuori Washington DC al di là del fiume Potomac nello stato della Virginia.


Scendo dalla metro alla stazione East Falls Church.


In 10 minuti a piedi raggiungo l' Hotel Econo Lodge Metro, prenotato su Booking con una buona offerta comprensiva di colazione e cancellazione gratuita. Mi assegnano una camera doppia al primo piano, abbastanza grande con bagno privato, TV 32 pollici a schermo piatto e un piccolo tavolo e frigorifero in stanza. Sono soddisfatto della scelta.


Lasciata la valigia in stanza e dopo un piccolo riposo esco dall'hotel. Per arrivare alla stazione della metro faccio una piccolo giro tra le stupende casette di legno di East Falls Church, piccola cittadina di Arlington, Virginia. Questa è la vera America dove vivono le persone comuni come me.


Ho anche la fortuna vedere, tra le foglie di un prato, uno scoiattolo che mai avrei pensato di trovare qui! Stupendo!


Raggiungo il centro di Washington scendendo alla stazione della metro Smithsonian. Qui mi trovo circa a metà del National Mall. Da un lato vedo in lontananza lo US Capitol dall'altro il Waschington Monument.



Più vicino invece lo Smithsonian Institution Building. Chiamato anche The Castle, Il Castello, è il più vecchio edificio edificio della Smithsonia. Costruito in mattoni rossi ospita la Sede dell'Ente ed il Centro Visitatori.


Da qui faccio poi una passeggiata tra Constitution Avenue e Pennsylvania Avevue fino ad arrivare in G Street da cui riprendo la metropolitana e ritorno a East falls Church, rientrando quindi in hotel.


Questo è stato solo un piccolissimo assaggio della città. Domani inizierò la visita alla capitale degli Stati Uniti.

La mattina seguente, la quinta giornata di questo viaggio, inizia con la colazione a buffet in hotel, che definirei appena sufficiente e con una passeggiata di 5 minuti tra le tipiche casette del quartiere, per raggiungere la vicina stazione della metro


Un treno della metro mi porta da East Falls Church fino al centro di Waschington DC dove scendo alla stazione McPherson Square.


Oggi purtroppo piove e la visita da fuori alla White House la faccio sotto l'acqua. La Casa bianca è probabilmente il luogo in cui dimora l'uomo più potente al Mondo, il Presidente degli Stati Uniti d'America. Sono emozionato di trovarmi qui ma, lo confesso, anche un pò deluso! Forse avevo un'aspettativa un pò troppo alta ma questo è il luogo che mi ha meno colpito di tutto il viaggio!


Poco lontano vedo la St. John's Church, una piccola chiesa episcopale che ha ospitato tutti i presidenti.


Un'altro treno della metro mi conduce da McPherson Sq. alla stazione di Capitol South. Per raggiungere la prossima meta passo davanti agli imponenti edifici che ospitano la Library of Congress, Madison Building e Jefferson Building, la biblioteca più grande del Mondo.


Accanto a questi si trova la Supreme Court. La Corte Suprema è il massimo organismo giudiziario degli Stati Uniti.


Attraverso la strada e davanti a me si trova l'imponente edifcio dello U.S. Capitol. Si tratta del Campidoglio che dal 1800 è il luogo dove si riuniscono le due camere legislative del governo federale, ovvero il Congresso degli Stati Uniti, composto dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti.


Dopo una lunga fila, che comunque scorre abbastanza velocemente accedo al nuovo centro visitatori che espone le varie vicende che hanno caratterizzato la storia di questo edificio.


Al banco informazioni devo scambiare la prenotazione fatta da casa col biglietto vero e proprio. Io ho prenotato la visita guidata al Campidoglio delle ore 10.00. L'ingresso è gratuito ma bisogna prenotarsi in anticipo andando sul sito: http://www.visitthecapitol.gov/

Nella grande sala chiamata Emancipation Hall vedo le 25 statue esposte che rappresentano le varie diversità degli stati dell'unione ed il loro contributo dato alla comunità.




Qui è possibile vedere anche l'imponente The State of Fredom, il modello della statua in bronzo che si trova sopra la grande cupola del palazzo del Campidoglio. E' un simbolo di libertà.


Il tour guidato inizia nel North Orientation Theater dove assisto alla proiezione di un documentario che narra la storia degli Stati Uniti e della sua Costituzione. Molto bello!

Si prosegue poi fino ad arrivare nel punto più bello, il Capitol Dom la sala dove si trova la grande Cupola del Campidoglio. Straordinaria. Peccato che la guida è solo in inglese ed io non riesco a seguire benissimo tutta la spiegazione.



La visita guidata termina dopo circa 1 ora e mezza e vista l'ora decido di fermarmi per il pranzo nel grande ristorante self-service all'interno del centro visitatori del Campidoglio. Un ristorante davvero molto grande in grado di soddisfare centinaia di turisti con una gran varietà di buon cibo ed a prezzi davvero molto accessibili.


All'uscita dal Campidoglio percorro una parte del National Mall, la grande distesa erbosa lunga circa 3 km che rappresenta lo spazio pubblico per eccellenza degli Stati Uniti. Su questo lungo prato si affacciano numerosi grandi palazzi che opsitano alcuni dei musei più noti e belli della Smithsonian.

Il National Mall è delimitato alle due estremità dallo U.S. Capitol e dal Lincoln Memorial, mentre circa al centro si trova il Washington Monument.

La mia prima tappa è la visita al National Museum of the American Indian. Un grande museo disposto su 4 piani che narra la storia e la cultura dei nativi d'America.


A mio parere, bello ed interessante. Meriterebbe molto più del tempo che gli ho dedicato per una visita più approfondita. L'ngresso a questo museo, come a tutti quelli della Smithsonian Institution, è gratuito.



A forza di camminare viene anche fame. Quindi non mi lascio scappare una dolce e piacevole sosta al Cafè Mitsitam, interno al museo, a base di muffin, frutta sfresca e limonata.


Poco più avanti e sempre dallo stesso lato del National Mall mi accingo ad entrare in uno dei musei più belli, interessanti e tra i più visitati dai turisti a Washington DC. Si tratta del National Air and Space Museum. Un museo che definire straordinario è riduttivo. All'interno del più popolare dei musei della Smithsonian, vedo una fantastica esposizione di velivoli e veicoli spaziali.


Qui ammiro il primo aereo dei fratelli Wright, lo Spirit of St. Louis di Charls Lindberg ed il modulo lunare dell'Apollo 11.




Oltre a questi è possibile toccare un frammento di pietra lunare, entrare nella cabina di pilotaggio di un Boeing 747, vedere alcuni degli aerei da caccia più importanti della Seconda Guerra Mondiale come lo Spitfire, il P51 Mustang o il famoso Zero giapponese e molto molto altro ancora. Insomma una veria e propria immersione tra questi cimeli che raccontano la storia del volo e dell'esplorazione spaziale. Con ingresso gratuito è un museo che mi sento assolutamente di consigliare a tutti. Capace di stupire ed affascinare grandi e piccini.



Rimarrei dentro questo museo ore e ore ma purtroppo devo uscire per fare in tempo ad arrivare agli Archivi Nazionali prima della loro chiusura alle 17.30, con l'ultimo ingresso alla 17.00. Attraverso quindi il National Mall all'altezza della 7th street raggiungendo quindi il prossimo museo.


Si tratta dei National Archives dove mi concentro solo sui pezzi più importanti. E' per me una emozione poter vedere i documenti originali che qui sono esposti. la Magna Carta del 1297, la Carta dei Diritti, la Costituzione e la Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti.


Non ho foto dell'interno di questo museo perchè qui è rigorosamente vietato scattare fotografie. Con ingresso gratuito, rappresenta una tappa imperdibile per ogni visitatore.

Il pomeriggio dedicato ai musei è terminato ma prima di sera ho ancora un pò di tempo a disposizione.

Uscito dagli Archivi Nazionali percorrendo la 9th street per andare sulla Pennsylvania Avenue passo a fianco all'FBI Building. Qui si trova la sede della mitica Federal Bureau of Investigation.


Da qui pochi minuti a piedi e arrivo sulla 10th street davanti al Ford's Theater, il teatro dove il 14 aprile 1865 John Wuilkers Booth assassinò il Presidente Abraham Lincoln.


Dall'altro lato della strada vedo la Peterson House, la casa dove Lincoln morì dopo essere stato ferito nel Ford's Theater.



Passeggiando verso la Chinatown di Washington nei pressi dell'Hard Rock Cafè mi fermo ad assistere ad un spettacolo di artisti di strada.


Passando davanti all'International Spy Museum arrivo al Verizon Center dove approfitto di un Dunkin' Donuts per una dolce pausa con donuts al cioccolato e cappuccino.


Qualche foto sulla 7th street con belli edifici d'epoca quindi entro nel centro commerciale Gallery Place di Chiantown.


all'uscita assisto ad un'altro spettacolo di artisti di strada all'ingresso della stazione della metro Gallery Place/Chinatown. Molto bello.

Da qui con un treno della metro RD Line e poi dalla stazione Metro Center proseguendo sulla Silver Line ritorno a East Falls Church per poi rientrare in hotel al termine di una giornata fantastica solo in parte condizionata da un pò di pioggia nella mattinata.


La mattina del giorno seguente mi alzo ancora più presto del solito verso le 6.00 perchè oggi ho in programma la gita di un giorno alla città di Baltimora.

La metro prima Silver Line e poi Red Line mi porta agevolmente fino all'imponente stazione principale di Washington DC.


Dalla Union Station prendo il treno della compagnia Amtrak numero 164 delle 9.25.


La salita avviene un pò come per gli aerei tramite un gate. Il mio è il gate k ed il binario il k26.


Salgo sul treno e prendo posto in una carrozza a salone unico con 2 sedili per lato rispetto il corridoio centrale. Il treno mi sembra un pò vecchio ma tenuto abbastanza bene, il posto non è assegnato e ci può sedere dove si vuole.


Il biglietto l'ho acquisto da casa prima del viaggio sul sito dell'Amtrak a questo indirizzo:
http://www.amtrak.com/home . E' accettata la carta di credito ricaricabile.

Il viaggio di circa 40-50 minuti è regolare e arrivo puntuale alla Penn Station di Baltimora.


Sceso dal treno sono abbastanza emozionato di essere arrivato qui. Infatti prima del viaggio da più parti mi era stata sconsigliata la visita a questa città perchè poco sicura. Invece informandomi meglio ho saputo che era possibile venirci facendo attenzione ad evitare alcune zone degradate che però si trovano lontano dai punti di interesse turistico.


All'angolo tra la stazione ferroviaria e St. Paul's Street si trova la fermata del bus Charm City Circulation Purple Route, che gratuitamente mi porta nel centro di Baltimora. Scendo alla fermta Pratt Street/Inner Harbor.


Qui mi trovo nel quartiere Inner Harbor la zona davvero molto bella lungo il porto. Si tratta di un quartiere recentemente riqualificato che oggi rappresenta il punto della città più visitato dai turisti e dai cittadini di Baltimora.


La cornice è costituita da nuovi grattacieli, bandiere a stelle e striscie, dal mare e da alcune storiche imbarcazioni ormeggiate sulle banchine del porto.


Tra queste spicca la USS Constellation uno splendido veliero del 1797. E' una delle ultime navi da guerra a vela fatta costruire dalla marina americana.


Poco lontano da questa nave si trova la Lightship Chesapeake.


Il colpo d'occhio che si ha arrivando qui è davvero eccezzionale. La splendida giornata di sole rende tutto ancora più bello!


Dopo questa visita decido di fermarmi per il pranzo al ristorante Catering Lenny's tipico locale che serve un'ottimo pollo fritto con patatine fritte altrettanto eccezionali. Non sono una botta di vita ma ottime per il palato. Buon cibo ed ottimo prezzo con la possiblità di sedersi al tavolo con la splendida vista del veliero USS Constellation.


Dopo mezzogiorno riprendo la visita alla città e dalla fermata sull'Inner Harbor prendo il bus gratuito Charm City Circulator Orange Route.


Il tragitto è breve e scendo alla fermata n.225 Little Italy. Il percorso è breve e potrebbe benissimi essere fatto a piedi cosa che farò io al ritorno.



Little Italy è un quartiere di Baltimora adiacente all'Inner Harbor molto bello da visitare. La prima cosa che apprezzo suono i vari murales


Tra la Eastern Ave e la S. Central Ave è presente la scrittà Little Italy. La mia passeggiata per il quartiere prosegue fino ad arrivare alla St. Leao's Church la chiesa attorno alla quale si formò originariamente questo caratteristico quartiere di Baltimora.



Qui è anche presente uno dei musei più importanti della città e che desidererei molto visitare. Si tratta dello Star-Spangled banner Flag House. All'interno di questa casa storica, costruita nel 1793, Mary Pickersgill cucì la gigantesca bandiera che ispirò l'inno nazionale americano.


Purtroppo è domenica ed il museo ha il suo giorno di chiusura ma per fortuna riesco comunque ad entrare nel cortile interno per fare le foto alla gigantesca bandiera a stelle e strisce. Lo sapevo che lo avrei trovato chiuso ma per l'organizzazione del viaggio non mi era possibile spstare questa gita  a Baltimora. Ho quindi un ottimo motivo per ritornare in futuro in questa città.


Faccio ritorno quindi a piedi al quartiere Inner Harbor arrivando nei pressi di Market Pl.  Qui si trova ormeggiata la grande nave della Guradia Costiera37 Coast Guard.


Un grande edificio in mattoni rossi con la scritta Barnes & Noble  e la chitarra gigante simbolo dell'Hard Rock Cafè fanno da cornice alla vicina banchina del porto dove rivedo la Lightship Chesapeake.


Dopo le foto di rito poco più avanti vedo il memoriale in ricordo delle vittime dell'11 Settembre 2001 dello Stato del Maryland. Sembra prorpio essere una trave di acciaio recuperata dalle macerie del World Trade Center di New York.


A questo punto a metà pomeriggio circa è ora di lasciare questa splendida zona lungo il mare per iniziare il ritorno alla stazione ferroviaria.


Col bus Charm City Circulator Purple Route raggiungo la fermata Washington Monument dove scendo per alcune foto alla chiesa Mount Vernon Place United Methodist Church.


Un'altra corsa gratuita sulla stessa linea di autobus mi riporta quindi alla Penn Station di Baltimora.

Il tempo di attesa del treno lo spendo per un dolce spuntino dall'onnipresente Dunkin' Donuts e per fare alcune foto di una doppia trazione diesil Marc Train.


Alle 16.45 puntuale prendo il mio treno Amtrak n. 161 con cui in circa 45 minuti di viaggio ritorno a Washington DC scendendo alla Union Station al termine di una gita davvero molto bella e che mi sento di consigliare a tutti. Anzi Baltimora meriterebbe una visita un pò più accurata.


Decido quindi di concludere la restante parte del pomeriggio con una passeggiata tra i vari memoriali presenti sul National Mall che raggiungo con la metro prima Red Line e poi Orange Line scendendo alla stazione Smithsonian.


Tenendo alle spalle il Campidoglio percorro a piedi tutto il National Mall, incontrando dapprima il Washington Monument. Dedicato all'omonimo presidente, con i suoi 170 metri di altezza questo obelisco in marmo rappresenta la costruzione più alta della città. Ci arrivo così vicino tanto che riesco a toccarlo!


Poi è la volta del WWII Memorial che rende omaggio ai 16 milioni di soldati statunitensi coinvolti nella e commemora i 400.000 amricani che persero la vita nel Secondo Conflitto Mondiale.


Una parte del memoriale è dedicato al teatro bellico dell'Atlantico, l'altra a quello del Pacifico. Un muro di stelle d'oro e frasi di celebrità dell'epoca completano questo memoriale la cui visita risulta davvero emozionante.



Al termine di questa visita proseguo camminando al fianco della Reflecting Pool fino ad arrivare in fondo al National Mall dove si erge il Lincoln Memorial.


Un grande tempio neoclassico con colonne doriche. All'interno del memoriale si erge una grande statua del presidente Abraham Lincoln mentre sui lati compaiono delle iscrizioni. Alla sinistra della statua è inciso il discorso di Gettysburg.


Ormai è sera e la luce è poca. La vista però sulla Reflecting Pool è meravigliosa!


 La stanchezza della giornata si fa sentire e quindi decido che è meglio rientrare in hotel. Una lunga camminata in parte in salita dal Lincoln Memorial mi porta fino alla più vicina stazione della metro a Foggy Bottom. da qui con un treno della Silver Line raggiungo East Falls Church e quindi il mio albergo.

Il mattino seguente, penultimo giorno di questo viaggio, con la combinazione di metro Silver Line e Blu Line copro il tragitto tra East Falls Churc e Arlington Cenetery. Purtroppo oggi il tempo non è bello come ieri ed appena esco dalla stazione della metro inizia a piovere, non forte per fortuna.


Inizio così sotto l'acqua la mia visita al Cimitero di Arlington. Si tratta di un cimitero grandissimo che ospita circa 290.000 tra militari, presidenti, e dipendenti statali morti in servizio. Entrando in questo luogo colpisce molto la sterminata distesa di piccole croci bianche tutte uguali tra loro.


La prima tappa da non perdere sicuramente è la visita alla Tomba del Presidente John Fitzgerald  Kennedy con a fianco quella della moglie Jacqueline Kennedy Onassis e dell'Eternal Flame, la fiamma accesa a perenne memoria del trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d'America assassinato a Dallas in Texas il 22 novembre del 1963. E' per me una grandissima emozione. Mai avrei pensato nella mia vita di poter arrivare sin qui, invece un'altro sogno di viaggio si è realizzato!


Con una breve camminata raggiungo quindi un'altro punto straordinario di questo luogo. Sulla cima di una collinetta del cimitero, dalla quale la vista spazia a perdita d'occhio sulla città, si trova  la tomba di Pierre Charles L'Enfant. L'uomo scelto dal presidente Washington per progettare la nuova capitale federale degli Stati Uniti.  La tomba in marmo bianco dell'architetto sembra essere stata messa qui apposta per mostrare a lui ed al mondo il suo progetto pienamente realizzato.  Non proprio segnalato bene e non incluso nei giri turistici comuni è a mio avviso un luogo molto suggestivo ed assolutamente da non perdere!


L'ultimo luogo che visito all'interno del cimitero è la Tomba del Milite Ignoto, vegliata da un militare in alta uniforme.


Al termine di questa visita bella e toccante, esco dal cimitero per raggiungere con una lunga camminata lo U.S. Marine Corps War Memorial (Iwo Jima). Il memoriale raffigura sei soldati che alzano la bandiera americana sull'isola di Iwo Jima nell'Oceano Pacifico durante il Secondo Conflitto Mondiale.  La scultura è ispirata dalla celebre fotografia scattata dal fotografo dell'Associated Press, Joe Rosenthal.


Proseguo a piedi e raggiungo la non lontanissima stazione della metro di Rosslyn. Mentre fuori diluvia mi concedo in un bar una piacevole pausa a basa di frutta fresca, muffin e limonata.


Da Rosslyn prendo quindi il bus 5A per l'aeroporto Dulles International dove arrivo in circa 35 minuti di viaggio. Costo 7$ usando la Smartrip Card. Scendo al carb 2E dove aspetto il successivo bus Dulles to Dulles. Costo 2,50$ sempre con la Smartrip Card. Qui il tragitto è più breve e dura circa 15 minuti.


Scendo proprio davanti al Air & Space Museum Steven F. Udvar Hazy Center. Situato in Virginia è un muso straordinario che ospita tutti i cimeli del volo e dello spazio non esposti nell'Air & Space Museum presente sul National Mall di Washington DC.


Appena entrati si rimane letteralmente a bocca aperta dalla vista di questo immenso hangar che accoglie molti aerei e veicoli spaziali che hanno segnato la storia del volo e dell'esplorazione spaziale.


Tra tutti i velivoli esposti due sono davvero eccezionali e per me valgono da soli la vista a questo museo. Il gigantesco Boeing B29 Superfortres, Enola Gay l'aereo che sganciò la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima in Giappone durante la Seconda Guerra mondiale e lo Space Shuttle Discovery della NASA.



Ci dedico 2 ore ma per visitarlo meglio occorrerebbe almeno un pomeriggio intero.

Il tragitto di ritorno a Washington è identico all'andata. Bus Dalles to Dalles fino al carb 2E dell'aeroporto Dulles International e poi bus 5A fino a Rosslyn.


La cena di stasera la faccio al ristorante self-service da Sbarro all'interno della Union Station che raggiungo da Rosslyn con la combinazione di metro Orange Line e poi Red Line.


Dopocena dato che la gionata è stata decisamente piena decido di rientrare presto in hotel.

L'ultimo giorno di questo viaggio che definere splendido è poco, inizia con la solita metro che mi conduce fino alla stazione Arlington Cemetery. Da qui attraverso il fiume Potomac che segna il confine di Stato tra la Virginia e il Distretto di Columbia.


Alzate la testa e vedrete passare in continuazione aerei in fase di atterraggio al vicino aeroporto.



Prima tappa di oggi è la visita al commovente Korean War Memorial.


Proseguo poi con il Lincoln Memorial già visto la sera di 2 giorni fà.



Stamattina però riesco a vedere la scritta "I Have a Dream" a ricordo del discorso tenuto qui da Martin Luther King Jr nel 1963, al termine di una marcia per i diritti civili.


Splendida la vista sulla Reflecting Pool e sul Washington Monument che in essa si rispecchia! Foto meravigliose!


Raggiungo quindi il Vietnam Veterans Memorial costituito da un muro a V di marmo nero con incisi i nomi di tutti i 58.159 soldati americani morti nella Guerra del Vietnam. Uno dei memoriali più struggenti del paese.


Percorrendo a piedi Constitution Avenue fino ad arrivare al National Museum of American History. Splendido museo sulla storia americana, molto grande e con ingresso gratuito come per tutti quelli della Smithsonian.


Stupende le sale deidcate alla storia dei trasporti negli USA con l'esposizione di molti veicoli d'epoca.

Da non perdere poi la Star-Spangled Banner, e la sezione chiamata American Stories. Qui potrete vedere le Ruby Slippers del 1939, le scarpette rosse originali indossate da Judy Garland nel film il Mago di Oz.


Un'ampia sezione di questo gigantesco museo è intitolata "Price of Fredom" e dedicata alle guerre in cui sono stati coinvolti gli USA. Molto ricca di cimeli, comprende tra l'altro il discorso originale che il Presidente Franklyn Delano Roosevelt fece al Congresso degli Stati Uniti per chiedere la Dichiarazione di Guerra dopo l'attacco dei Giapponesi alla base aero-navale di Pearl Harbor del 7 dicembre del 1941.


Proseguo con l'esposizione dedicata a tutti i presidenti degli Sati Uniti dal 1800 ai giorni nostri. Si spazia infatti dal 1° presidente, George Washington all'attuale Barack Obama,

L'ultima sala che vedo è quella dedicata alle First Lady, che comprende tra l'altro abiti e gioielli indossati dalle mogli dei presidenti in varie occasioni speciali.


Le ultime ore di questo viaggio le spendo per una seppur veloce visita ad un'altro museo straordinario. Il National Museum of Natural History.


Da non perdere il muso del dinosauro T-Rex, la stupenda Ocean Hall Live Coral Reef con la gigantesca balena blù, l'immensa Rotunda dedicata all' African Elefant e l'Hope Diamond il gigantesco diamante da 45,52 carati.


Per un buon pranzo decido di fermarmi presso il ristorante interno al museo dove mangio bene e ad un prezzo ragionevole.

A questo punto, uscito dal museo, saluto Washington per rientrare con la metro a East Falls Church per riprendere la valigia lasciata in hotel gratuitamente dopo il check-out del mattino.

Dalla fermata Rosslyn prendo quindi il bus 5A che mi conduce all'Aeroporto Dulles International. Costo della corsa 7$ pagabili con la Smartrip Card.

Qui mi attende il mio volo Lufthansa che in circa 8 ore di comodo viaggio a bordo di un gigantesco Boeing 747-8 mi porta in Germania a Frankfurt am Main.


Dopo un'ampio scalo prendo l'ultimo volo di questo viaggio fino all'aeroporto Catullo di Verona Villafranca. L' Embraer 195, dopo il gagantesco Boeing del volo intercontinentale, mi appare ancora più piccolo, quasi un giocattolo!

A questo punto tornato a casa, non sono più solo, perchè ho con me il ricordo di tutte le persone incontrate e le emozioni provate e questo viaggio mi rimarrà tatuato nell'anima per tutta la vita.

Enjoy USA!

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